Archistart

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MOVING APT_3.0

WFH2020

Lo smartworking è una modalità di lavoro caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e favorire la crescita della sua produttività”
Da questa definizione ne deriva la nostra idea di progetto, MOVING APT_3.0 | APPARTAMENTO IN MOVIMENTO: un appartamento trasformabile, in cui si riesce a coniugare i momenti lavorativi con quelli più strettamente legati alla sfera privata, attraverso 3 concetti:
DINAMISMO, con lievi spostamenti di arredi, gli spazi interni si animano e cambiano a seconda delle proprie esigenze
FUNZIONALITA’, ogni spazio ha una precisa funzione
LIBERTA’, gli arredi separano visivamente gli spazi, ma al contempo li lasciano interconnessi.


Pochi sono gli interventi interni di modifica dell’esistente. Tutti gli spazi sono stati studiati anche in funzione della necessità di luce e aerazione naturale richiesta, pertanto ambienti come la zona pranzo/cucina e la camera da letto risultano essere posizionati nelle vicinanze delle aperture finestrate. L’oggetto caratterizzante di questo progetto sono setti scorrevoli a tutt’altezza, che fungono sia da elemento di arredo, sia da elemento di chiusura/divisione tra i vari spazi dell’abitazione. Grazie a guide nel controsoffitto, possono essere spostati a piacimento e a seconda delle necessità lavorative o private. In momenti non lavorativi l’appartamento risulterà costituito da una zona ingresso con una nicchia che funge da guardaroba, un bagno completo di tutto, una camera da letto comunicante sia con soggiorno che con zona pranzo, grazie a setti scorrevoli. Il soggiorno e zona pranzo, fulcro della casa, sono interconnessi, nonostante separati visivamente, da un doppio setto movibile in legno. Nel caso di smartworking, il doppio setto posizionato tra la zona pranzo ed il soggiorno si potrà dividere in due parti, scorrendo lungo le guide. All'interno dei setti, si trovano ancorati i piani della scrivania, che si potranno ribaltare. Ecco che compare una postazione di lavoro comoda, separata visivamente ai lati, ma connessa comunque agli altri ambienti “privati”; che rimangono invariati ed utilizzabili in modo libero senza interferire con l’attività lavorative.


Non è escluso, però, che potrebbero verificarsi giornate in cui entrambi gli inquilini necessitano di un proprio spazio lavorativo, soprattutto se questa modalità lavorativa verrà mantenuta da qui in avanti. Ecco perché è stata anche prevista la trasformazione della camera da letto in spazio lavorativo: il letto ribaltabile che si incassa nell’armadiatura laterale nasconde una scrivania ancorata alla base che sostiene il materasso. Nascondendo il letto, l’intera stanza assume una funzione di studio - ufficio per qualche ora durante il giorno. Anche in questo caso i cambiamenti sono minimi e tramite l’apertura dei due setti scorrevoli, che scompaiono completamente, l’ambiente risulta essere connesso a tutti gli altri, a formare un grande spazio dinamico e funzionale. L’idea progettuale vuole soddisfare le esigenze presentate in fase di concorso, cercando di minimizzare gli interventi di demolizioni dell’esistente e fornendo una suggestione in più in merito ad ulteriori esigenze di spazi lavorativi che potrebbero presentarsi nel futuro. Attraverso un elemento caratterizzante come i setti scorrevoli che fungono da porte ed elementi visivi divisori, l’obiettivo è quello di trasformare questo piccolo appartamento in un ambiente dinamico, flessibile e “adatto ad adattarsi” alle nuove esigenze.



The Board:
MOVING APT_3.0 Board

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