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[ tra Arte e Natura ]

ATA2019

Il tema scelto per la mia tesi in “Progetto e Costruzione” è stato quello proposto dal concorso bandito da YAC (Young Architects Competitions) per la trasformazione della fortezza di Santa Caterina a Favignana, Sicilia, in “Art Prison”: un suggestivo centro d’arte, luogo d’incontro sublime tra arte e natura.
Il concorso è stato fortemente voluto dal Comune di Favignana per sfruttare il formidabile contesto dell’isola, composto da dissonanze e armonie, quelle fra naturale e artificiale, quelle fra antico e contemporaneo.
Il concorso ha proposto la progettazione di:
– un centro d’arte accessibile al più vasto pubblico possibile,
– una serie di moduli per il pernotto aperti sul paesaggio,
– laboratori d’arte e spazi per la gastronomia


Il sistema naturale e il sistema dei muretti dei terrazzamenti delle antiche coltivazioni di vite hanno fornito le linee guida per il progetto e proprio a quest’ultimi sono state adattate tutte le nuove funzioni. Alle pendici del monte è stata collocata l’area parcheggio, la reception/ biglietteria per l’accesso alla funicolare, gli uffici, il cafè e shop. Lungo il percorso sono stati collocati i moduli di hotel rooms e hotel suites. In cima al monte, dove è collocato il forte, sono stati inseriti il museo, il ristorante e gli atelier d’arte. Tutte le funzioni, oltre ad essere collegate dal percorso pedonale preesistente di 1,5 km di risalita del monte, sono state anche collegate dal sistema di progetto della funicolare che permette a tutti l’accesso al forte. Il sistema della funicolare sfrutta lo JIG BACK operation system: due cabine vanno avanti e indietro su un impianto a binario unico e a metà percorso avviene l’incrocio lungo un tratto di sdoppiamento del binario. Per quanto riguarda l'intervento sul Forte, si è partiti dallo stato di fatto a cui sono stati aggiunti due corpi a specchio, uno dei quali ingloba il nuovo sistema di distribuzione verticale del forte. La piastra in pietra ingloba a sua volta i due corpi a specchio. La piastra è stata pensata come un PROLUNGAMENTO DEL FORTE e ne segue le linee guida in pianta e l'inclinazione in sezione. Il risultato è un progetto compatto in cui si è cercato di non far dominare il nuovo sul vecchio.


Il complesso sistema dei muri “moderni” dell'intervento progettuale seguono l’inclinazione delle pareti del castello. Il pacchetto parete è costituito da una doppia orditura metallica a cui si agganciano poi i pannelli di rivestimento in pietra calcarea, pietra tipica del posto. Il sistema distributivo verticale è un sistema a doppio guscio: un guscio opaco delle scale/ascensori e un guscio a specchio esterno. Il guscio esterno è una facciata continua in vetro con finitura a listelli cromati che creano un effetto a specchio, agganciato a una struttura metallica. Il vetro è a controllo solare, riflettente verso l’esterno, trasparente verso l’interno. LA FACCIATA RIFLETTE I DINTORNI E SI PERDE NEL CIELO. E’ come una doppia faccia che permette due effetti: - morbidezza e suggestione durante il giorno, - luci e lucentezza durante la notte. E' importante il TEMA DEL PERCORSO che inizia con il lungo camminamento e la funicolare, e che si conclude con il nuovo sistema distributivo verticale del forte fino alla terrazza attrezzata di progetto. Attraverso questo percorso, reso accessibile a tutti grazie alla funicolare e al nuovo sistema distributivo, si può ammirare il PAESAGGIO, OPERA D'ARTE PIU' IMPORTANTE ESPOSTA NEL MUSEO.



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